Consulunza Educativa

CONSULENZA EDUCATIVA, ovvero una modalità di sostegno del singolo, della coppia o di tutta la famiglia che offre un modo nuovo di vedere le cose e una maggiore comprensione di sé, volta a promuovere potenzialità educative che ogni individuo già possiede.

Gli obiettivi della consulenza educativa sono molteplici e diversi in base alle necessità e alle situazioni specifiche; tra gli elementi principali su cui si focalizza l’attenzione ci sono le competenze e le risorse personali fondamentali per incentivare la comunicazione, mettere a fuoco i compiti evolutivi che riguardano tutti i soggetti coinvolti indispensabili per promuovere la conoscenza e l’autoconsapevolezza di sé.

 La consulenza educativa, viene condotta da un educatore esperto di dinamiche familiari, si declina in modalità diverse in relazione ai bisogni e alle necessità, che vengono concordate con la famiglia, il singolo o la coppia e alla definizione degli obiettivi. 

Sono previsti:

-incontri in studio

-incontri presso il proprio domicilio

-gruppi di parole per ragazzi (minimo 5 partecipanti).

Sportello di consulenza psicologica

SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO, uno spazio di elaborazione emotiva, di presa di consapevolezza di bisogni e necessità nuove; un percorso breve di “presa di coscienza” della conflittualità che separazione e divorzio portano con sé e si parte proprio da qui, cercando di definire il conflitto familiare in atto.

L’obiettivo principale dello sportello di ascolto è supportare le persone coinvolte nel processo di cambiamento e sostenerle in un piccolo pezzo del loro percorso favorendo la comunicazione e la riflessione su di sé, stimolarle a rivolgersi ai vari professionisti nel caso in cui emergano dei bisogni o delle difficoltà particolari in modo tale da lavorare su più livelli con la famiglia, nell’ottica di principale di prevenire l’acutizzarsi di dinamiche e situazioni che potrebbero essere particolarmente dolorose e difficili da fronteggiare. Attraverso l’impegno di diversi professionisti la famiglia può cercare le risposte di cui ha bisogno e intervenire per tempo prima che il conflitto abbia esiti disastrosi. Altri aspetti importanti sono: il sostegno della genitorialità, fornire strumenti per contrastare lo stress emotivo, e favorire la comunicazione, l’ascolto e la relazione.

Advocacy

ADVOCACY L’advocacy è uno strumento che permette di dare voce a chi fatica, per diverse ragioni, a comunicare utilizzando la parola. Nasce all’interno della tutela minorile con l’intento di offrire ai minori la possibilità di esprimere bisogni e desideri, quando non sono in grado di farlo in maniera autonoma. L’operatore che effettua questo tipo di intervento è formato per svolgere questa attività, molto delicata, in quanto lavora con aspetti profondi del ragazzo, cercando di mantenere un ruolo imparziale.

L’operatore di advocacy diventa portavoce del bambino o del ragazzo nei confronti degli adulti, in modo che la sua opinione e il suo punto di vista siano tenuti in considerazione dai “grandi” che lo circondano. Il suo intervento è indipendente dal processo decisionale, ma è fondamentale affinchè venga garantito l’ascolto del minore (bambino o ragazzo) in un momento delicato come la separazione genitoriale o la crisi della coppia. Si focalizza l’attenzione su una molteplicità di obiettivi tra cui:

  • portare le istanze dei minori all’attenzione della coppia genitoriale;
  • rendere il minore consapevole dell’importanza della comunicazione con le proprie figure genitoriali;
  • aiutarli a comprendere l’importanza di esprimere ciò che pensano in momenti particolarmente delicati come la separazione genitoriale;
  • sostenere il minore al fine di supportarlo nel processo comunicativo
  • aumentare il senso di autoefficacia, lavorare sull’empowerment personale e sull’autostima.

L’intervento di advocacy ha luogo in studio e coinvolge l’operatore  e il ragazzo che “firmano” un patto di riservatezza.

Via Rita Levi Montalcini 8, Nichelino (TO)

progettieducativi@coopcrescereinsieme.org